Peugeot Citystar

Peugeot Citystar
CostruttoreBandiera della Francia Peugeot
TipoScooter
Produzionedal 2011 al 2020
Sostituisce laPeugeot Elystar
Modelli similiAprilia Atlantic
Piaggio Beverly
Yamaha XMAX
Kymco X-Town
Manuale

Il Peugeot Citystar è uno scooter prodotto dalla casa motociclistica francese Peugeot dal 2011 al 2020.

Storia

Il Citystar è uno scooter gran turismo compatto a pedana piatta, erede dell'Elystar. La sua progettazione è partita nel 2008 e la presentazione in anteprima mondiale avvenne all’EICMA 2010. La produzione nello stabilimento Peugeot di Mandeure (Doubs) parte nei primi mesi del 2011.[1]

La strumentazione

Al lancio era disponibile con i motori LFE (Low Friction Efficiency) raffreddati a liquido a quattro tempi nelle cubature 125 e 200. I propulsori erano omologati Euro 3. Il 125 eroga 15 cavalli (11 kw) ed una coppia massima da 12 Nm, mentre il 200 eroga 19 cavalli a 8.500 giri, mentre la coppia massima è pari 17 Nm. I motori vengono prodotti nello stabilimento Peugeot di Dannemarie, in Alsazia.[2]

Tra le sue caratteristiche principali vi era la pedana piatta e il vano sottosella da 35 litri con presa da 12V. La sella è alta 795 cm da terra.

Il telaio è in tubi d’acciaio con forcella a steli da 37 mm, gli pneumatici sono da 120/70 anteriore e 130/60 posteriore con cerchi in lega da 13”. L’impianto frenante è composto da disco anteriore da 240 mm e disco posteriore da 210 mm. La strumentazione è digitale ha un design automobilistico: è composta da tre quadranti con retroilluminazione blu con tachimetro, trip, indicatore della temperatura esterna, indicatore di presenza di ghiaccio sulla strada (sotto i 3 °C), livello carburante, e LED indicatore di inserimento del bloccasterzo elettronico. Due i cavalletti presenti con quello laterale che se inserito impedisce l’avviamento.[3]

A dicembre 2013 entra in produzione il Citystar con motore 50 due tempi che viene posto in vendita dal marzo 2014: tale versione non fu importata in Italia ma era disponibile solo in Francia e alcuni paesi europei dove i cinquantini godevano di agevolazioni fiscali. Il 50 eroga 2,9 kW a 6500 giri/min e una coppia massima di 3,7 Nm a 6300 giri/min, monta una sella specifica più bassa di 25 mm e un freno disco posteriore di 190 mm.[4]

Nel giugno 2014 la gamma motori si arricchisce delle versioni 125 AC e 150 AC raffreddate ad aria a quattro tempi che affiancano i motori 125 e 200 raffreddati a liquido. Il nuovo 125 AC eroga 10,7 cavalli mentre il 150 AC eroga 11,3 cavalli.[5]

La gamma Citystar 2015 viene presentata ad EICMA nel novembre 2014 e porta al debutto la nuova versione Blue Line con carrozzeria bicolore: lo scudo anteriore è verniciato di blu mentre la zona posteriore è nera.[6]

Nel novembre 2016 a EICMA viene presentata la gamma 2017 che porta al debutto lievi aggiornamenti estetici e la nuova versione Black Edition caratterizzata da colorazione total black sia per la carrozzeria che per i cerchi in lega. La gamma motori si compone dei 125 e 200 raffreddati a liquido omologati Euro 4 (i motori raffreddato ad aria escono di produzione), viene introdotto l’ABS su tutti i modelli.[7]

Note

  1. ^ EICMA 2010: Peugeot: lo stand, su dueruote.it, 2 novembre 2010. URL consultato il 29 maggio 2022.
  2. ^ Peugeot Citystar 125i e 200i, su moto.it, 26 aprile 2011. URL consultato il 29 maggio 2022.
  3. ^ La prova dei Peugeot Citystar 125i e 200i, su lastampa.it, 26 aprile 2011. URL consultato il 29 maggio 2022.
  4. ^ (FR) Essai Peugeot Motocycles Citystar 50, su motoservices.com, 13 marzo 2014. URL consultato il 29 maggio 2022.
  5. ^ Peugeot Citystar 125 e 150 AC 2014: caratteristiche e prezzi, su motoblog.it, 16 giugno 2014. URL consultato il 29 maggio 2022.
  6. ^ Peugeot punta sulla Blue Line, su dueruote.it, 5 novembre 2014. URL consultato il 29 maggio 2022.
  7. ^ Peugeot Satelis e Citystar Black Edition 2017, su motoblog.it, 9 novembre 2016. URL consultato il 29 maggio 2022.

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Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su peugeotmotocycles.it.
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