Teorema di Chevalley

In matematica, il teorema di Chevalley (o anche teorema di Chevalley-Warning) asserisce che un polinomio in n incognite

P ( x 1 , x 2 , , x n ) {\displaystyle P(x_{1},x_{2},\ldots ,x_{n})}

di grado d<n ha in un campo finito di caratteristica p un numero di soluzioni divisibile per p.

Come corollario, se P è un polinomio senza termine noto, ovvero in cui una soluzione può essere ottenuta ponendo tutte le incognite pari a 0, allora esiste almeno un'altra soluzione del polinomio. Questo corollario è utile ad esempio per provare che l'equazione

x 2 + y 2 1 mod p {\displaystyle x^{2}+y^{2}\equiv -1\mod p}

ha soluzione per ogni primo p: infatti lo si può trasformare in

x 2 + y 2 + 1 0 mod p {\displaystyle x^{2}+y^{2}+1\equiv 0\mod p}
X 2 + Y 2 + Z 2 0 mod p {\displaystyle X^{2}+Y^{2}+Z^{2}\equiv 0\mod p}

moltiplicando per Z 2 0 {\displaystyle Z^{2}\neq 0} , ottenendo un polinomio di secondo grado in tre incognite, che per il teorema ha una soluzione ( X 0 , Y 0 , Z 0 ) {\displaystyle (X_{0},Y_{0},Z_{0})} in cui non tutte le incognite sono congrue a 0; da questo si ottiene una soluzione

x 0 = X 0 Z 0 1 , y 0 = Y 0 Z 0 1 {\displaystyle x_{0}=X_{0}Z_{0}^{-1},\;\;y_{0}=Y_{0}Z_{0}^{-1}}

che soddisfa la congruenza originale. Questo risultato è utile nella dimostrazione del teorema dei quattro quadrati.

Questo teorema fu dimostrato nel 1936 da Claude Chevalley dopo essere stato congetturato da Emil Artin.

Bibliografia

  • H. Davenport, Aritmetica superiore, Zanichelli, Bologna, 1994, ISBN 8808091546 - Capitoli II e V
  Portale Matematica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di matematica