Rachel in costume da tragedia

Rachel in costume da tragedia
AutoreJean-Léon Gérôme
Data1859
Tecnicaolio su tela
Dimensioni218×137 cm
UbicazioneComédie-Française, Parigi

Rachel in costume da tragedia è il titolo di vari oli su tela dipinti dal pittore Jean-Léon Gérôme nel 1859. La tela è di formato verticale ed è un ritratto a figura intera dell'artista Élisa Félix, detta Rachel, in costume tragico.

La tela venne esposta al Salone del 1861, assieme a Frine davanti all'Areopago, Socrate cerca Alcibiade nella casa di Aspasia e Due auguri.[1]

Storia

Lo studio del museo Carnavalet

Questo ritratto postumo venne commissionato da Sarah Félix, sorella di Rachel, un po' di tempo dopo la morte dell'attrice avvenuta il 3 gennaio del 1858. In effetti, le due sorelle erano amiche di Gérôme e frequentavano il suo studio.[2]

Per dipingere il quadro Gérôme si ispirò a un quadro di Amaury-Duval del 1854, esposto al Salone del 1855 e posseduto da Émile de Girardin,[3] e a un affresco romano esposto al museo archeologico di Napoli che ritrae Medea.[2] Esistono varie versioni dell'opera:

  • alla Comédie-Française, 218 × 137 cm;
  • uno studio al museo Carnavalet, 24 × 16 cm;[3]
  • una versione in una collezione privata, 33 × 22 cm;
  • uno studio al museo Dahesh nuovaiorchese, 27 × 17 cm.[2]
(FR)

«Jamais la grande et si regrettée tragédienne n’a été mieux comprise que dans cette toile de . L’expression du regard et le rouge de la draperie effrayeraient un turco, c’est tout dire.»

(IT)

«La grande attrice tragica tanto rimpianta non è mai stata compresa meglio come in questa tela di Gérôme. L'espressione dello sguardo e il rosso delle vesti impressionerebbero un turco, questo la dice tutta.»

(H. Oulevay, Le salon repeint[4])

Descrizione

Un disegno preparatorio dell'opera

Rachel è ritratta come Melpomene (i suoi tratti si rifanno a delle fotografie scattate in vita da Nadar).[5] Ella indossa una veste lunga e rossa.[6] I suoi capelli sono cinti da una corona d'alloro e da una fascia bianca. Tra le sue mani ella tiene un lungo oggetto dorato, forse una spada. A destra si trova una colonna con delle iscrizioni, sormontata da una statua. In una delle versioni, a sinistra si trova un treppiede ispirato a quello delle collezioni del duca di Blacas. La statua è un "oracolo con i serpenti" che verrà tradotta in una scultura vera nel 1899 circa. La decorazione molto sobria e buia consiste in una fila di colonne doriche.

La donna si appoggia a un piedistallo decorato con un rilievo di una maschera tragica o con un'iscrizione. Una maschera è posta sulla sommità. In una delle tele sul piedistallo c'è scritto in lettere greche "Sofocle, Eschilo, Euripide" e in lettere latine "Corneille, Racine", mentre in una targa sotto la scultura dell'oracolo c'è scritto "Fedra, Ermione, Camilla, Monime, Rossana, Paolina" (i nomi di alcuni personaggi interpretati da Rachel).[2][6] In un'altra versione, l'iscrizione sulla base del piedistallo è ΣΌΦΟ… / ΑΙΣΧΥ… / ΕΥΡΙΠ…. (Sofo[ocle], Eschi[lo], Eurip[ide]). La tela è firmata in basso, con J.L GÉRÔME e MDCCMIX.

Note

  1. ^ (FR) Jean Léon Gérôme : L'Histoire en spectacle, Flammarion, 2010, pp. 82, 104.
  2. ^ a b c d (EN) Jean-Léon Gérôme, Study for Rachel, su daheshmuseum.org. URL consultato il 3 luglio 2024.
  3. ^ a b (FR) Rachel (1821-1858), en costume de tragédie | Paris Musées, su www.parismuseescollections.paris.fr. URL consultato il 3 luglio 2024.
  4. ^ (FR) Rachel dans le rôle de Phèdre, par Gérôme, et sa caricature, su Patrimoine Charles-André COLONNA WALEWSKI, 9 maggio 2018. URL consultato il 3 luglio 2024.
  5. ^ Laura Mariani, CHI È MIRIAM ROOTH? LA MUSA TRAGICA DI HENRY JAMES (PDF), su teatroestoria.it, vol. 12, 1997, p. 250. URL consultato il 3 luglio 2024.
  6. ^ a b (FR) René Delorme, Le musée de la Comédie-Française, Ollendorff, 1878, p. 153. URL consultato il 3 luglio 2024.

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