Propellente ipergolico

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Un propellente si dice ipergolico quando l'accensione avviene in modo spontaneo nel momento in cui il combustibile viene a contatto col comburente (in questo caso si deve più propriamente parlare di ossidante).

I propellenti ipergolici sono molto tossici; quello più utilizzato è dato dalla combinazione di idrazina e tetraossido di diazoto.

Altri propellenti ipergolici utilizzati o provati in passato sono:

  • l'acido nitrico e l'anilina,
  • l'acido nitrico e l'idrazina,
  • l'acido nitrico e l'alcool furfurilico,
  • il fluoro e l'idrazina.

Essi hanno un largo uso in ambito astronautico. Esempi di utilizzo sono: il controllo di assetto (sistema RCS), la modifica dell'orbita (ad esempio i motori OMS degli Space Shuttle), la modifica della traiettoria (esempio: navicella spaziale Apollo), motori per la discesa e ascesa lunare del Modulo Lunare Apollo. Il vettore sovietico Proton e quelli cinesi Lunga Marcia utilizzano questo tipo di propellente, così come i propulsori SuperDraco delle capsule Dragon di Space-X[1].

Note

  1. ^ Presentata la Dragon V2, capsula abitata di SpaceX, su astronautinews.it, 30 maggio 2014.

Voci correlate

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